medicina di base

Quella medicina di base comunque dimenticata

Articolo a cura di Bruno Agnetti

Pubblicato su Quotidiano Sanità il 24 settembre 2019

medicina di base

24 SET - Gentile Direttore,
l’estate che ci lasciamo or ora alle spalle è stata fantasmagorica per la velocità con cui sono stati rappresentati alcuni avvenimenti politici che, oltre ad aver confermato ancora una volta la teoria della velocissima contrazione spazio-temporale contemporanea, condizioneranno profondamente anche le varie “sensibilità” sindacali.  Ora c’è anche un nuovo Ministro della Salute. Le precedenti Ministre pare non abbiano lasciato opere da tramandare ai posteri.
 
Nonostante ciò appare quantomeno inopportuna la recente firma della pre-intesa, una delle tante, di ACN ( Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale) che frettolosamente ha preceduto di qualche ora la nomina di colui che attualmente è a Capo del Dicastero della Sanità. Si conferma così l’andamento negativo in merito al riordino della medicina generale che si trascina affannosamente da decenni senza idee e innovazioni a prescindere dalle dichiarazioni propagandistiche ed enfatiche proclamate da alcune OOSS più assuefatte a percorrere i corridoi dei palazzi per interessi parziali che impegnate ad affrontare le problematiche della professione nel suo complesso.

Segni e sintomi del malessere socio-sanitario professionale ( che esplicita anche la grande fragilità dello stesso medico di famiglia) sono stati analizzati in infinite occasioni da eccellenti commentatori ( invecchiamento, cronicità, contrazione spazio-temporale, modificazioni etiche ( P.Muzzetto, 2019), cambio generazionale, modifica di genere nella professione, rapidissima innovazione tecnologica bio-medica, priorità della finanza sull’economia, disorganizzazione e carenza professionale). Questi colleghi, volenterosi e inascoltati, per anni hanno argomentato in modo appassionato di riforma ( I.Cavicchi 2019), di nuovi paradigmi, di modelli di welfare di comunità ( da non confondere assolutamente con il welfare aziendale) e progetti ( processo decisionale in carico esclusivamente al territorio).
 
La salute e la sua organizzazione territoriale periferica ( sanità) rappresenta un banco di prova psico-sociale che può essere esplosivo e può produrre guai irreparabili se dovessimo trovarci in assenza di uno dei più importanti ammortizzatori sociali.

La politica continua a non interpretare l’investimento nel welfare ( A. Rosina 2019) di comunità come un reale e produttivo investimento sociale cioè come strumento che consenta ai cittadini non solo di creare benessere ma di contribuire a generarlo a costo di costruire accordi sociali con le imprese generative a garanzia delle caratteristiche distintive della medicina generale di base.. L’ assenza di una strutturazione consolidata di questi passaggi culturali politici/sindacali suggeriti a più riprese dagli esperti costringe tutto il sistema a navigare da tanto tempo a vista dimostrando l’incapacità della politica di programmare e di decidere saggiamente ( S. Zamagni, 2015), di leggere il fenomeno nella sua complessità tanto che le continue spinte emergenziali producono solo risposte semplificate ( sbagliate) e carenti di collaborazione leale tra istituzioni, società civile/comunità e imprese generative disposte a collaborazioni etiche socio-sanitarie.
 
Come molti cittadini anche i medici di medicina generale si sentono smarriti, fragili e disorientati dall’incapacità che le istituzioni dimostrano nel rispondere in modo adeguato ai bisogni assistenziali delle persone e all’incolumità esistenziale dei loro cittadini e dei medici stessi.

Tutto ciò ha palesato quanto oggi sia distaccato il potere ( la possibilità di fare le cose e di concluderle) dalla politica ( che dovrebbe decidere quali cose dovrebbero essere fatte dal potere). La politica non ha più il potere. A volte pare in grado di esprimere solo parole generatrici automatiche di documenti retorici. Alcune forme di potere sono completamente autonome dal controllo politico con percorsi decisionali indipendenti dal confronto e dalla discussione tanto che il parlamento viene coinvolto solo per ratificare decisioni prese in altri percorsi oppure la politica esprime elementi decisionali molto circoscritti, periferici, nepotistici sostanzialmente inutili ed inefficaci per l’economia sanitaria generale delle comunità.
 
La preoccupazione più grande è quella di perdere tutto ciò che è stato costruito in tempi lunghi e con responsabilità per lasciare una eredità di benessere e di qualità della vita per chi verrà dopo.  Non si può nascondere che qualche esperto o qualche medico di medicina generale testimone della professione vorrebbe poter ricoprire una posizione di potere per poter dimostrare cosa è possibile fare e come si possa portare a compimento un riordino appropriato delle cure primarie territoriali. Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi potrebbe riuscire (A. Einstein).

Il nostro SSN è uno degli ultimi al mondo ( W. Ricciardi, 2019) che offre , soprattutto nella medicina generale di base, una copertura universale, una completa gratuità (o quasi), l’assenza di discriminazioni per reddito ( o quasi), residenza, confessione, orientamenti sessuali e politici, libero accesso ( o quasi) ma è destinato all’estinzione se si continua a non ascoltare gli esperti e i testimoni che possono vantare una caratteristica esperienziale non improvvisata, più meritoria che meritocratica.
 
Bruno Agnetti
CSPS (Centro Studi Programmazione Sanitaria), FISMU (Federazione Italiana Sindacale dei Medici Uniti)

Regione Emilia-Romagna

24 settembre 2019
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Corri con noi contro la sedentarietà

La locandina e la foto dell'iniziativa dei medici di famiglia di Parma che insieme ai loro pazienti hanno corso o camminato all'evento podistico della Cariparma Running domenica 14 settembre a Parma.

I medici hanno coinvolto propri pazienti sedentari o affetti da patologie che possono trovare nel movimento un utile mezzo di prevenzione e terapia contro patologie quali il sovrappeso, ipertensione arteriosa, osteoporosi, diabete, artrosi e sindrome ansioso depressiva.

 

Il gruppo della Casa della Salute che ha partecipato all'iniziativa.

Corri con noi - Cariparma Running

 


IV Seminario: Progetto sobrietà

Nuove frontiere dell'addiction etilica

Sabato 20 Aprile 2013

Sede dell'evento:
Sala riunioni Via Gorizia, 2/a Parma

 

Prima Parte

 

Seconda Parte


Programma di aggiornamento NCP 2013-2014 COMPLETO

Con il consueto anticipo si trasmettono le date per l’attività di auto-formazione dei NCP per il periodo autunno 2013 – primavera 2014.

Gli incontri, come di norma, si svolgono al martedì sera nella sala per le riunioni dell’ambulatorio San Moderanno sito in via Trieste 108/A ( 0521/775886 fax 799800) cercando di rispettare gli orari che, in considerazione della sempre più gravosa attività professionale dei mmg, vanno dalle ore 20.30 precise alle ore 22.30 precise.

La lunga esperienza di programmazione dell’attività formativa e di aggiornamento di NCP ha insegnato che possono essere possibili modificazioni in itinere e quindi alcune date, argomenti, relatori e conduttori/facilitatori/moderatori potrebbero cambiare; le variazioni verrnno comunque comunicate sempre per tempo e con anticipo via mail.

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Distress emozionale in medicina generale - 2° parte

Presentazione video voce (2° parte) di Bruno Agnetti dal titolo:

“Il paziente con distress emozionale in medicina generale”

ovvero

“I disturbi somatoformi e il MMG”


Distress emozionale in medicina generale - 1° Parte

Presentazione video voce di Bruno Agnetti dal titolo:

"Il paziente con distress emozionale in medicina generale"

ovvero

"I disturbi somatoformi e il MMG"

 


Mmg: Che fare?

 

Mmg: che fare?

 

La sanità italiana ha dimostrato di essere molto incisiva grazie alla sua tecnologia più preziosa ed esclusiva (capacità e abilità assistenziale e di accoglienza): quella competenza ora viene stravolta dalla negazione dei suoi principi fondamentali (frantumazione dei criteri distintivi Wonca).

Articolo di Bruno Agnetti, su Medicina e attualità marzo 2013 (allegato di Parma Medica 1/2013)

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Diagnosi Differenziale tra Dolore Neuropatico e Dolore Nocicettivo

9 passi eseguiti in laboratorio, dal medico di medicina generale,  per la distinzione tra dolore neuropatico e nocicettivo del paziente

 

    • 1° quesito: Il dolore è causato da una causa nota al SNC?
      ( se la risposta è si: il dolore è neuropatico con il 40% di probabilità)
    • 2° quesito: la distribuzione riferita dal paziente coincide con l’innervazione di un territorio nervoso?
      ( si: il dolore è neuropatico con il 40% di probabilità)
    • 3° quesito: la semantica riferita dal paziente si riferisce a bruciore, scossa elettrica, punture di spillo?
      ( si: neuropatico per il 20% di probabilità)
    • 4° quesito: non definizione dell’area dolorosa (non è definita un’area specifica, il dolore è percepito in più sedi, la rappresentazione non è chiara e definita ci si trova di fronte ad una incongruenza che richiede ulteriori approfondimenti diagnostici).
    • 5° quesito/EO: ispezione per valutare eventuali lesioni trofiche superficiale o profondo-massa muscolare
    • 6° quesito/EO: palpazione-descrizione-disegno-estensione dell’area: per dedurre la zona del danno neurologico
    • 7° quesito/EO: percussione per valutare l’integrità del sistema somato-sensoriale cioè delle fibre coinvolte nella trasmissione dell’impulso doloroso dalla sede al midollo spinale il materiale necessario è:
  1. un batufolo di cotone;
  2. uno spillo;
  3. una provetta di acqua calda.

Con questi strumenti si valutano le tre vie di conduzione del sistema somato-sensoriale.

Le fibre A-beta: responsabili della percezione del tatto e della vibrazione ( il cotone valuta l’integrità del tatto).

Le fibre A-delta: responsabili del dolore rapido ( lo spillo valuta la percezione del dolore rapido).

Le fibre C: responsabili della percezione termica termo-tatto caldo-freddo ( analizzate tramite la provetta).

Se il risultato del test è negativo cioè non sono presenti alterazioni della sensibilità significa che le vie di conduzione sono integre e ci si trova di fronte ad un dolore nocicettivo.

Se il risultato del test è positivo ci si trova di fronte a un dolore neuropatico.

Se il risultato è incerto vi è una incongruenza diagnostica che richiede un approfondimento specialistico.

      • 8°quesito/EO: auscultazione/attenzione-comparazione: si somministrano stimoli nell’area dove il paziente riferisce dolore e si confrontano con la parte contro laterale sana per valutare l’intensità o il valore della soglia al dolore superficiale provocato-evocato ( si utilizzano stimoli sottosoglia come lo sfioramento o stimoli sovra soglia come la puntura o il pizzicotto) o al dolore profondo provocato-evocato ( con stimoli sottosoglia come una lieve pressione o con un movimento o con stimoli sovra soglia utilizzando una pressione elevata o movimento forzato).

Il test è positivo se gli stimoli risultano dolorosi e presenti nella zona dolorosa riferita dal paziente ma non nella contro laterale sana: in questo caso se la soglia del dolore provocato-evocato è ridotta è possibile ipotizzare un processo infiammatorio e la terapia può basarsi sul farmaci che agiscono sui mediatori dell’infiammazione.

Il test è negativo se lo stimolo risulta non doloroso o doloroso in egual misura in zone simmetriche: in questo caso la soglia sembra normale e quindi il sintomo dolore non pare essere causato da una infiammazione.

      • 9°Quesito/Test dei fans: in caso di difficoltà nel valutare la soglia algica o vi siano dubbi o se si considera di non poter eseguire manovre specifiche il test dei fans può diventare una procedura accettabile ed utile nella pratica.

Si somministra fans per 3 giorni: se il controllo del sintomo dolore si mantiene per un periodo di tempo maggiore di quanto sarebbe avvenuto qualora la risposta al farmaco fosse solo di tipo strettamente antalgico ci si trova di fronte ad una possibile patologia infiammatoria.

Il sintomo dovrebbe poi migliorare progressivamente con la somministrazione di fans.

In questo caso il test è positivo e dimostra che la soglia algica di quel paziente si è ridotta a causa di un processo infiammatorio quindi si può continuare con i fans fino alla scomparsa del dolore.

Il Test è negativo quando non c’è infiammazione i fans quindi non sono più giustificati.

 


The Role of Collaborative Arrangements on Quality Perception in Ambulatory Care

Il ruolo di collaborazione sulla percezione della qualità nell'assistenza ambulatoriale

Il pronto intervento italiano aveva posto un accento particolare sulla promozione di nuove modalità organizzative. Alcuni studi hanno analizzato il loro impatto sulla percezione della qualità. Con l'obiettivo di esaminare i clienti 'e medici' in cura ambulatoriale all'interno dei diversi modelli organizzativi, abbiamo studiato 96 pazienti (di età compresa tra i 18-80 anni) e 22 medici (M = 50,33 anni).

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